7 Consigli per Attività Commerciali Online nel 2023

Andrea Motta e Orazio Ardizzone

Oggi, nessuna azienda può prescindere dall’avere una presenza online.

Essere sul web rafforza la propria attività e aumenta il valore dei prodotti o servizi offerti al pubblico.

Ciò non vale solo per le aziende che fondano il proprio modello di business sull’e-commerce – ovvero, vendere i proprio prodotti esclusivamente online – ma anche per le attività commerciali al dettaglio, fondate sulla vendita di beni e servizi nei punti di vendita fisici (negozi, supermercati, ecc.)

Insomma, se hai un’attività commerciale e non sei posizionato sul web, sei in ritardo di oltre un decennio! Continua a leggere e ti spiego il perché.

Tabella dei Contenuti

Cos’è Google Business Profile?

Aprire il profilo Google Business Profile, come vedremo più sotto, è il primo step per ogni attività.

Si tratta di una sorta di scheda virtuale dedicata a un’attività commerciale, che permette di descriverne le informazioni essenziali, di essere rintracciabili con le informazioni più utili (orario di apertura, recensioni dei clienti, ecc) e di interagire con i clienti attuali e futuri.           

Avere un sito web da associare al proprio Google Business Profile, completa la propria scheda, aumentandone la visibilità sulla ricerca Google e su Google Maps.

Come detto sopra, se non sei posizionato sul web, sei indietro di almeno dieci anni. Perché?

Perché è almeno dal 2011 che Google invita piccole e media imprese a rendersi rintracciabili dai propri clienti, attraverso Google Business Profile (chiamato Google Places for Business fino al 2012, poi, Google+ Local Dashboards fino al 2014 e, infine, Google My Business fino al 2021).

Come apparire su Google Business Profile?

Il profilo della tua azienda su Google Business Profile appare tra i risultati di ricerca su Google o su Google Maps.

Idealmente, oltre ad apparire su Google per una ricerca brandizzata – ovvero, l’utente conosce la tua azienda e la cerca su Google– l’ideale sarebbe riuscire ad apparire in prima posizione per uno dei servizi che offri o prodotti che vendi, anche se l’utente non conosce te o la tua azienda.

Andrea Motta | Consulente SEO a Catania
Un esempio di ricerca brandizzata è: ‘Andrea Motta Catania’.
Google SERP
Un esempio di ricerca non brandizzata è: ‘Consulente SEO Catania’.

Piazzarsi in alto su Google per ricerche non brandizzate è il modo migliore per farsi conoscere da nuovi clienti, che non hanno mai sentito parlare di te. Come riuscirci? Il mio consiglio – piuttosto che reinventarsi un mestiere che non è il proprio – è quello di affidarsi sempre a un professionista del digitale, in grado di aiutarti a ottimizzare il posizionamento della tua azienda online.

A proposito: se hai bisogno di un Consulente SEO, vuoi invitarmi a partecipare a un tuo evento o desideri semplicemente fare quattro chiacchiere con il sottoscritto, compila il form di contatto sulla pagina Contatti o scrivimi su [email protected].

Perché ogni attività commerciale deve andare online

I motivi per cui ogni azienda, media e piccola, dovrebbe andare online sono semplici: 

• La Gen Z  – ovvero la generazione dei nati tra il 1997 e il 2012 – è proverbialmente la Just Google It Generation – una generazione che usa Google (e non solo) per dare una risposta ai propri quesiti, anche di natura commerciale (per es.: ‘Dove comprare le Nike Blazer?’)

• La pandemia, però, ha accelerato la digitalizzazione, anche tra i meno giovani: costretti a rimanere tra le mura domestiche, hanno familiarizzato sempre più con le piattaforme digitali, fino a trasformare questa necessità in abitudine. 

A proposito di pandemia, nel video sottostante, andato in onda su MCTV nell’aprile 2020, ho parlato di come siano cambiati i nostri consumi ai tempi del COVID

Dall’aumento degli acquisti in e-commerce a quello delle consegne contact-free per evitare il contagio, alla convenienza nel lanciare paid ads su Amazon piuttosto che su Google in quel momento storico e alla rinascita di Twitter (ammesso che fosse mai finito…), che in quei giorni era tornato più attivo e brulicante.

In chiusura, poi, ho fornito un paio di consigli per piccoli e medi imprenditori, desiderosi di compiere una transizione dal mondo del commercio tradizionale a quello di internet.

Ecco i miei consigli se apri un negozio online nel 2023:

1. Crea il sito internet della tua azienda

Un’attività commerciale non può fare digital marketing solo affidandosi a profili social. Oltre alle limitazioni del caso, cosa fare quando, a giro, le varie piattaforme diventano accessibili per ore (o giorni)? The show must go on anche quando Facebook e Instagram sono down.

Con il tuo sito web, del resto, potrai indirizzare tutti coloro con cui ti interfacci in uno spazio posto in cui trovare tutte le informazioni che cercano. Su di te. Sui tuoi prodotti. Sui tuoi servizi.

2. Crea la scheda Google Business Profile

Come dicevamo sopra, avere un Google Business Profile aumenta la visibilità della tua attività quando qualcuno cerca i tuoi prodotti/servizi su Google Search e su Google Maps. Ricordati di tenere aggiornati orari di apertura o chiusura – mettiti nei panni di un cliente che si dirige al tuo negozio, credendo di trovarlo aperto, ma lo trova chiuso. Dopo aver vissuto tale esperienza negativa, quante sono le chance che decida di tornare?

3. Ottimizza la presenza sui social della tua azienda

Ogni azienda dovrebbe avere una presenza social per un motivo semplice: far conoscere il proprio marchio, attirando l’attenzione degli utenti.

L’obiettivo primario di ogni strategia social, del resto, non è vendere, ma comunicare. Ogni azienda dovrebbe utilizzare i canali social, dal punto di vista organico, per comunicare un messaggio, fidelizzare i clienti, generare nuovi lead e accrescere brand awareness e brand reputation.

Se utilizzati in modo strategico, integrando anche attività di paid advertising, i social non possono che portare giovamento anche alle vendite.

4. Aumenta la visibilità dell’azienda con annunci sponsorizzati

A prescindere dal fatto che la tua azienda abbia deciso di stabilire la sua presenza su Instagram, TikTok, Facebook o LinkedIn (è impossibile, soprattutto per un’azienda di piccole dimensioni, riuscire a essere su tutti i social), noterai ben presto che, senza mettere mano al portafogli, i tuoi contenuti non riusciranno a raggiungere troppi utenti.

Pertanto, per aumentare il reach, incrementare le interazioni e generare lead è fondamentale un investimento costante per portare risultati.

5. Velocità del sito e servizio clienti: i must di ogni e-commerce

Due aspetti diversi, ma altrettanto importanti nel caso in cui il tuo sito fosse un e-commerce.

Il primo è la velocità del sito, cioè il tempo impiegato da una pagina a essere visualizzata dal browser dell’utente.

Google e compagni premiano quelle pagine che sono estremamente veloci.

Ma non è finita qui; una lenta page speed può scoraggiare l’utente all’acquisto – sareste disposti a comprare in un sito che vi fa aspettare più di quattro secondi per caricare la pagina?

Il secondo aspetto è il customer service. Per chi vende online, avere un ottimo servizio clienti è cruciale.

Basta navigare sul web per incappare in live chat non funzionanti, numeri di telefono non attivi, risposte via email tardive e insoddisfacenti, che rendono l’esperienza d’acquisto tutt’altro che piacevole.

E un cliente frustrato raramente consiglia il sito ad amici e parenti. E, magari, lascia anche recensioni negative relative all’esperienza vissuta.

Ecco perché, se hai un e-commerce, è un must investire nel customer care.

6. Informa il cliente dei tuoi imballaggi sostenibili

Sempre più aziende cercano di ridurre il loro impatto ambientale e, di conseguenza, dimostrano questo impegno ai loro clienti.

Uno studio condotto da Nielsen nel 2020, evidenzia come i consumatori siano diventati più consapevoli delle proprie scelte: l’85% degli italiani dichiara di preferire aziende e prodotti rispettosi dell’ambiente, anche se ciò significa pagare un po’ di più; il 75% è disposto a pagare di più per un prodotto perché è ecosostenibile o ha un imballaggio ecologico.

A causa del materiale plastico o non riciclabile contenuto nella confezione, il 43% preferisce acquistare un articolo con imballaggio sostenibile, mentre il 48% dichiara di aver ‘abbandonato nel carrello’ prima dell’acquisto.

Insomma, gli imballaggi ecologici di un’azienda, ormai, sono considerati un valore aggiunto. E, sempre più aziende, hanno iniziato a lasciare un’impressione positiva, attraverso imballaggi rinnovabili, riciclabili e biodegradabili.

7. Non fare a modo tuo: affidati a un professionista del digitale

La tentazione è grande: con tutte le spese che ci sono, non sarebbe meglio costruirsi il sito da soli, provare a ottimizzarlo e gestendo i social in casa?

Purtroppo, si tratta di un modus operandi che porta a sprechi di tempo e opportunità mancate.

Infatti, per riuscire a elaborare una strategia efficace su internet occorrono diverse competenze collaudate.
Emergere sul web è possibile solo se si è in grado di elaborare una strategia digitale precisa, strutturata e ben indirizzata, frutto di competenze collaudate.

Questi erano i miei sette consigli per imprenditori che decidono di lanciarsi in questa fantastica avventura che è il mondo dell’online – se hai qualche domanda o desideri semplicemente mandarmi un saluto, compila il form di contatto sulla pagina Contatti o scrivimi su [email protected]. A presto!