Negative SEO: Strategie di Difesa & Case Study

Negative SEO

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Focalizzare energia e sforzi nel miglioramento del proprio sito web attraverso pratiche di SEO etiche è molto più vantaggioso rispetto a perdere tempo ed energie nella SEO negativa. Questo approccio porta a risultati duraturi e positivi per voi, la vostra azienda e i vostri clienti.

È questo il consiglio che mi sento di dare, in virtù del mio decennio di esperienza sia come Consulente SEO in Italia e all’estero che nell’attività di SEO Specialist a Catania, dove sono tornato dopo una decade nel Regno Unito.

Tuttavia, anche nel 2023, ci sono ancora persone che dedicano il loro tempo alla SEO negativa.

Ne ho avuto conferma di recente, durante un controllo routinario del profilo dei backlink del mio sito, notando un numero di link sospetti, che vi allego di seguito.

Negative SEO

In sostanza, si tratta di un blando tentativo di inviare segnali negativi a Google, tramite l’utilizzo di link provenienti da siti non rilevanti al mio settore, segnali di over ottimizzazione e segnali di spam, sfruttando le vulnerabilità presenti in altri siti web (per esempio, la possibilità di aggiungere backlink, sotto forma di commenti, sui post dei loro blog senza alcun tipo di moderazione).

Tuttavia, potete stare tranquilli: Google ignora tutti questi segnali negativi.

Che cos'è la negative SEO?

La Negative SEO è una tecnica di spamming che mira a danneggiare il posizionamento di un sito nei risultati dei motori di ricerca, mediante l’utilizzo di tecniche non etiche o addirittura illegali.

In pratica, si tratta di un insieme di azioni volte a generare backlink di bassa qualità, spam sui social media, contenuti duplicati, hacking del sito e altri metodi che violano le linee guida dei motori di ricerca, al fine di far penalizzare il sito vittima dalla negative SEO.

L’obiettivo di chi fa negative SEO è quello di far diminuire il traffico del sito web danneggiato e, conseguentemente, mettere a repentaglio il suo posizionamento nei risultati di ricerca, danneggiandonw reputazione e credibilità.

In alcuni casi – come vedremo sotto – i responsabili della negative SEO richiedono anche il pagamento di un riscatto per porre fine all’attacco.

Come si fa Negative SEO?

Chiunque si dedichi a pratiche sleali nella concorrenza ha individuato nei backlink un’arma potenziale per danneggiare il posizionamento organico dei propri concorrenti.

La creazione di backlink negativi è possibile, ma richiede un considerevole investimento di tempo e denaro per ottenere risultati significativi.

Infatti, danneggiare un concorrente affermato che ha accumulato link naturali nel corso di anni diventa quasi impossibile, poiché richiederebbe la generazione di una quantità di link spam impensabile e un investimento di centinaia di migliaia di euro.

A tal proposito, mi piace molto l’esempio proposto da Ivano De Biasi nel suo libro “Link Building – Aumenta l’autorevolezza del tuo sito e scala le vette dei motori di ricerca“: ipotizzando un attacco di spam a un concorrente che riceve nove milioni e mezzo di backlink provenienti da oltre 20 mila siti web, De Biasi – uno dei maggiori esperti in tema di off-site SEO in Italia – sostiene che per danneggiarlo sarebbe necessario generare almeno due milioni di backlink, provenienti da circa 5 mila siti.

Ciò comporterebbe una spesa considerevole, non inferiore a 200 mila euro solo per l’acquisto dei link, oltre a due anni di lavoro per stringere accordi con 5 mila siti e produrre 20 mila contenuti da pubblicare con link.

Un budget di tale entità, se investito correttamente, potrebbe invece far crescere il sito in questione in maniera genuina, diventando una seria minaccia per i siti concorrenti.

Di solito, quindi, si tenta di realizzare una link building negativa a costo zero, utilizzando programmi automatici per la pubblicazione di link in vari siti web – come successo a mio danno nell’esempio di cui sopra – o acquistando servizi spam a basso costo.

Tuttavia, questi tipi di link vengono completamente ignorati da Google, poiché non hanno alcun valore.

Google ignora la negative SEO?

Google cerca costantemente di migliorare il suo algoritmo di ricerca per identificare e penalizzare le tecniche di spamming e le pratiche non etiche utilizzate dai proprietari dei siti.

Tuttavia, la SEO negativa può ancora influire negativamente sul posizionamento di un sito, specialmente se il sito è già stato coinvolto in attività sospette o ha un basso profilo di backlink.

Ci sono alcuni segnali che possono aiutare Google a identificare la negative SEO, come un aumento improvviso di backlink di bassa qualità, l‘aumento di contenuti duplicati o di spam nei commenti, ma questi non sono sempre facili da rilevare e possono richiedere del tempo per essere corretti.

Come reagire a un attacco di SEO negativa?

Il consiglio migliore per prevenire la negative SEO è di mantenere un profilo di backlink di alta qualità, monitorare regolarmente i propri dati di analisi del sito web e adottare misure di sicurezza per proteggere il proprio sito da hacking e altre attività malevole.

Inoltre, è importante reagire prontamente se si sospetta di essere vittima di negativa SEO, mettendo Google immediatamente al corrente, attraverso lo strumento Rifiuta link di Google, e adottando misure per rimuovere i backlink di bassa qualità e migliorare la reputazione online del sito web.

Come disattivare backlink negativi?

La disattivazione dei backlink negativi può essere un processo lungo e complesso, ma può essere fatto seguendo questi passaggi:

  • Identificare i backlink negativi -utilizzare gli strumenti di analisi del sito per identificare i backlink di bassa qualità e spam. Si possono utilizzare strumenti come Ahrefs o SEMrush per individuare questi link.
  • Contattare i proprietari dei siti che hanno generato i backlink negativi e chiedere loro di rimuovere i link.
  • Utilizzare il disavow tool di Google Search Console – se non si riesce a rimuovere i backlink negativi, si può utilizzare il disavow tool di Google (in italiano, lo strumento Rifiuta link, ndr) per comunicare al motore di ricerca di ignorare quei link. Il disavow tool è un file che viene caricato su Google Search Console e che contiene un elenco di link che si desidera disattivare.
  • Ottenere nuovi backlink di alta qualità – nuovi contenuti di valore, accompagnati da backlink che puntano verso il vostro sito – possono contribuire a migliorare la reputazione del sito e a compensare l’impatto dei backlink negativi.
  • Monitorare costantemente il profilo di backlink del sito, adottando misure per prevenire future negativa SEO.

SEO Negativa: i Risultati della mia Strategie di Difesa

Insomma – come detto sopra, Google non considera i backlink negativi di cui sopra.

E se proprio vogliamo essere sicuri, possiamo farli rimuovere dai proprietari o chiedere deliberatamente a Google di ignorarli come Search Console.

Il mio sito, preso in esame in questo case study, dimostra di non aver avuto alcun problema causato da questi attacchi di negative SEO, che sono iniziati a sorgere tra marzo e aprile – vedi sotto.

Anzi, proprio tra marzo e aprile il traffico organico del sito nonché il piazzamento di parole chiave sulla SERP è aumentato, dopo un leggero periodo di volatilità dovuto a un paio di algoritmi che Google ha lanciato a inizio anno: il Product Reviews update del 21 febbraio e il Core Update del 15 marzo.

Insomma, non vi preoccupate e non cadete nemmeno in inganno a email come quella che segue, ovvero vili tentativi di estorsione da parte di presunti hacker, che affermano di aver violato il vostro sito web e di aver estratto i tuoi database.

Falso Ricatto

L’hacker minaccia di divulgare i vostri dati e di danneggiare la vostra reputazione a meno che tu non paghi una certa somma in Bitcoin.

Inutile dire che, anche in questo caso, potete dormire sonni tranquilli perché si tratta di phising da quattro soldi (pagabili anche in bitcoin, si intende…!).

Alla fine della fiera, non spaventarti di possibili attacchi di negative SEO. Tuttavia, se hai preoccupazioni o sospetti di essere stato vittima di negative SEO, è consigliabile rivolgersi a un consulente SEO per fugare ogni dubbio. Solo un professionista del settore, infatti, sarà in grado di valutare correttamente la situazione e fornirti una guida adeguata.

Ti invito a contattarmi tramite la pagina Contatti o inviandomi una mail a [email protected] per una consulenza personalizzata e per discutere della tua situazione per trovare soluzioni adeguate alle tue esigenze.