Disabilità è Creatività: Graziana Vaccarella lancia i suoi NFT
C’è una canzone molto significativa, interpretata da Sting, che si intitola ‘The Hiring Chain’, ovvero la ‘Catena delle Assunzioni’.
Il brano, lanciato in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down dello scorso 21 marzo, somiglia a una filastrocca che, con il suo schema, evoca una “catena” virtuosa di assunzioni lavorative.
Non di rado, le persone con sindrome di Down, infatti, devono affrontare barriere e pregiudizi, mancanza di opportunità e atteggiamenti stereotipati. Questa canzone si occupa di respingere gli stereotipi e sottolinea i vantaggi di un posto di lavoro inclusivo.
Il testo, promosso dall’organizzazione no-profit italiana CoorDown, discute dell’effetto domino generato dall’assunzione di persone affette da disabilità. In sostanza, quando un datore di lavoro assume una persona con la sindrome di Down, incoraggerebbe altri a fare lo stesso.
Perché più questi ultimi vengono visti in ambiente lavorativo, più avranno chance di essere riconosciuti come dipendenti preziosi, e più verranno assunti.
Un po’ con la stessa filosofia, Graziana Vaccarella, una talentuosa ragazza catanese di 14 anni con Sindrome di Down e una grande passione per l’arte e la pittura, ha deciso di dare dimostrazione che la disabilità non è un limite.
Infatti, Graziana ha trasformato le sue creazioni da semplici quadri su tela a NFT, ovvero non-fungible token.
Gli NFT sono dei certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale (nel caso di Graziana, parliamo di immagini digitali). E possono essere venduti su piattaforme e marketplace specializzati come OpenSea.
E proprio su OpenSea Graziana ha messo in vendita sette opere d’arte con un duplice intento: devolvere interamente in beneficenza il ricavato alle associazioni del raggruppamento “Rete per associazioni”, grazie a un crowdfunding creato sul portale Indiegogo, con l’ausilio della sua famiglia.
E, un po’ come nel caso della canzone di Sting, dare ulteriore dimostrazione che disabilità non è sinonimo di ‘limite’. Disabilità, tutt’al più, fa rima con creatività.
E Graziana – che di recente ha rilasciato questa video intervista ad Hashtag Sicilia – ne ha dato piena dimostrazione, diventando uno dei primi esempi, in Italia e addirittura nel mondo, di artisti con sindrome di Down ad avere opere ufficialmente in vendita su OpenSea.
Come ci ha spiegato il padre di Graziana, Maurizio Vaccarella: “La condizione psicofisica di Graziana, di solito, è considerata uno stato perenne di difficoltà, per definizione. Questo progetto punta all’inclusione, ma al contrario. Graziana non è più semplice soggetto fruitore di politiche inclusive, ma è lei stessa un soggetto attivo, proteso nella dimostrazione che tutti, senza distinzioni, sono invitati alla costruzione, secondo le proprie capacità, della società umana. Bisogna guardare oltre gli orizzonti segnati dagli ostacoli (reali o presunti) che spesso segnano la nostra quotidianità. E – come dice mia figlia – ‘Non bisogna arrendersi. MAI!